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In questo articolo vogliamo coprire l’argomento Green Pass per tutte le strutture ricettive alberghiere ed extra-alberghiere per chiarire quali sono gli obblighi previsti dalla legge in merito alle misure di prevenzione della diffusione del coronavirus negli alberghi, hotel, bed and breakfast, case vacanze, agriturismi, affittacamere e campeggi.

Cos’è il Green Pass (certificazione verde covid 19) e a cosa serve?

A chi ha effettuato solo una o entrambe le dosi di vaccino anti-Covid19, a chi è guarito da Covid-19 e a chi esegue un test molecolare o antigenico con risultato negativo viene rilasciato gratuitamente un documento con QR code. Il Green Pass è obbligatorio dal 6 agosto per poter accedere a ristoranti, palestre, musei e altri siti chiusi al pubblico o aperti al pubblico.

Per partecipare a eventi pubblici, entrare/uscire da zone rosse o arancioni è necessario il green pass.

Dal 6 agosto, inoltre, il Green pass è necessario per usufruire di servizi aperti al pubblico come ristoranti, piscine, palestre, eventi, congressi, centri benessere e centri sociali. Dall’1 Settembre 2019 il Green Pass serve anche per muoversi con i mezzi pubblici tra aree diverse.

È necessario per gli studenti universitari o che lavorano nelle scuole e università statali italiane dal 1° settembre 2021 al 31 dicembre 2021. A partire dal 15 ottobre, il Green Pass è accettato anche per accedere alle imprese ed è necessario per i dipendenti pubblici e privati.

Dove è obbligatorio il Green Pass?

Il Green Pass è richiesto per l’ingresso a ristoranti interni con servizio al tavolo, spettacoli, eventi sportivi, musei, mostre, piscine, palestre, sport di squadra, centri benessere, festival e fiere, convenzioni e conferenze, spa (ma non casinò), parchi a tema e di divertimento.

Dal 1° Settembre, il Green Pass è ora richiesto su navi, traghetti, aerei, treni ad alta velocità, servizi Inter City, servizi Inter City Night, autobus interregionali e minibus con conducente che viaggiano tra diverse regioni.

L’obbligo del Green Pass è stato esteso ai dipendenti pubblici e privati a partire dal 15 ottobre.

Green Pass e strutture ricettive

Sin dalla prima introduzione del green pass in Italia, il 6 Agosto 2021, è salita la preoccupazione di gestori di hotel, case vacanze e bed and breakfast riguardo all’applicazione dell’obbligo della certificazione all’interno delle proprie strutture ricettive.

Sebbene l’obbligo di certificazione verde covid sia stato esteso anche ai ristoranti, i teatri, i musei, i centri benessere e altri luoghi pubblici dove le persone possono riunirsi in gruppi per passare del tempo insieme, questo requisito non si applica alle strutture ricettive.

Il green pass non è obbligatorio per gli ospiti

La certificazione verde covid non è necessaria per soggiornare nelle strutture ricettive, né è richiesto per cenare o bere al ristorante e al bar della struttura:

  • non è obbligatorio effettuare il tampone rapido o molecolare
  • non è obbligatorio essere vaccinati
  • non è obbligatorio dimostrare di essere guariti da Covid-19

Ripetiamo, NON è necessario green pass per accedere alle strutture, in Italia.

Cosa cambia dal 15 ottobre: Il green pass è obbligatorio per tutti i dipendenti pubblici e privati

Sebbene fino ad ora abbiamo parlato di come la certificazione verde covid 19 non sia un obbligo per gli ospiti delle strutture ricettive e degli alberghi, ora dobbiamo parlare di come le novità introdotte dal nuovo decreto il 15 Ottobre vanno ad impattare anche le strutture ricettive.

Ebbene, si, a partire dal 15 ottobre 2021 e per il momento fino al 31 Dicembre 2021, qualsiasi dipendente del settore privato dovrà avere ed esibire su richiesta la credenziale verde Covid-19 per entrare nelle aree in cui si svolge il proprio lavoro.

Siccome l’obbligo si estende “a chiunque svolge un’attività lavorativa nel settore privato ai fini dell’accesso ai luoghi in cui la predetta attività è svolta” (Art. 3 co.1) si evince che a tutti i lavoratori delle strutture ricettive, sia autonomi che dipendenti, indipendentemente dal fatto che lavorino per imprese esterne – “sulla base di contratti esterni” (Art. 3 co.2) – è fatto obbligo di essere in possesso della certificazione verde.

In sostanza, il c.d. Decreto Green pass bis (DL 127/2021) in vigore dal 15 ottobre al 31 dicembre 2021 – data del termine dello stato d’emergenza – si prospetta essere molto più incisivo anche per il settore della ricettività.

La lettera dell’articolo suggerisce che i lavoratori di qualsiasi gestore di alloggi o appartamenti privati (compresi i property manager) avranno bisogno di un certificato verde per entrare sul posto di lavoro.

Chi sono le persone che lavorano sulla base di “contratti esterni”?

L’intepretazione più accurata suggerisce che per “contratti esterni” si intendono tutti i lavoratori con contratto di lavoro autonomo – quindi professionisti in partita IVA.

A questo proposito, il parere espresso dal Governo, quando interrogato sulla necessità di verificare la certificazione verde covid 19 dei lavoratori autonomi che prestano i propri servizi ad un’azienda e che per questo motivo devono accedere alla sede della stessa, sembra essere positivo.

Pertanto, secondo questa interpretazione il professionista incaricato di effettuare il check-in o il personale di pulizia in partita IVA è tenuto a dotarsi di certificato verde, mentre è fatto obbligo al gestore della struttura verificare tale requisito.

Quali responsabilità possono avere le locazioni e i gestori di proprietà private?

Al momento, soltanto gli obblighi connessi ai lavoratori dipendenti o autonomi e quindi alla verifica della certificazione al fine di accedere ai luoghi di lavoro.

Green pass bed and breakfast: è obbligatorio per il titolare e i suoi dipendenti?

I b&b sono delle attività che solitamente non hanno dipendenti e rimangono a gestione familiare – anche se non è sempre il caso.

Dal testo del nuovo decreto, e in attesa di ulteriori chiarimenti ufficiali dalle associazioni di riferimento e dal Governo, si evince che anche i gestori, i dipendenti e i collaboratori autonomi di un bed & breakfast hanno l’obbligo di dotarsi di green pass a partire dal 15 ottobre 2021.

Bed and breakfast: serve il Green pass per pernottare?

NO, il vincolo non si estende agli ospiti che pernottano presso le strutture ricettive in generale.

I titolari di bed and breakfast o Casa Vacanze con partita iva sono obbligati ad avere il green pass dal 15 ottobre?

Si, le nuove disposizioni si applicano a tutti i soggetti che svolgono, a qualsiasi titolo, un’attività lavorativa nel settore privato ai fini dell’accesso ai luoghi di lavoro.

Gli ospiti di B&B sono tenuti ad esibire la certificazione verde per accedere alla sala colazione o agli spazi comuni?

No, gli ospiti delle strutture ricettive non sono tenuti ad essere in possesso della certificazione verde per accedere alla sala colazioni oppure per accedere agli spazi comuni.

Green pass case vacanze: per chi è obbligatorio?

Secondo la nostra interpretazione, la certificazione covid è obbligatoria anche per proprietari di casa vacanze o locazione turistica e i loro collaboratori.

Casa vacanze: serve il green pass per pernottare?

No, come spiegato in precedenza, non è necessario esibire o essere in possesso della certificazione covid se si vuole soggiornare in una casa vacanze.

Green pass agriturismo: chi deve averlo?

Un agriturismo è un complesso che può essere gestito da una famiglia oppure no, con o senza dipendenti.

In questo caso la risposta è che il gestore e i soci lavoratori autonomi che accedono ai luoghi di lavoro dovrebbero tutti avere la certificazione verde covid-19 dal 15 ottobre 2021.

Campeggi pass verde: per chi?

I proprietari di campeggi devono avere un certificato Green Pass dal 15 ottobre 2021. In parole povere, anche i campeggi sono tenuti a verificare il rispetto del nuovo decreto sull’entrata in vigore del quale abbiamo parlato sopra.

Domande e risposte

che obblighi abbiamo noi strutture ricettive rispetto al Green pass?

Fino al 14 Ottobre non c’erano obblighi per le strutture ricettive rispetto al green pass. Tuttavia, a partire dal 15 Ottobre i gestori, i dipendenti e i collaboratori di attività ricettive sono tenuti al controllo del certificato verde covid.

Siamo obbligati a verificarlo sia per italiani che stranieri? O solo per stranieri?

Il certificato va controllato soltanto per i dipendenti e i collaboratori che effettuano l’accesso ai luoghi di lavoro. Il pass verde non è obbligatorio per gli ospiti a prescindere dalla provenienza.

Qualora non fosse obbligatorio verificarlo per il solo pernottamento, se si fa colazione in sala al chiuso (quindi somministrazione), sorge il vincolo?

Per il momento, le restrizioni non si applicano né per il pernottamento né per l’accesso agli spazi comuni riservati esclusivamente agl ospiti, ad esempio sala colazioni, ristorante dell’albergo, ecc…

Serve il Green Pass per andare in albergo?

No, non serve alcun certificato covid per andare in albergo.

Posso ospitare bambini sotto i 12 anni sprovvisti di certificato covid?

Certamente, i bambini, come del resto anche gli adulti, non sono tenuti ad essere in possesso di certificato verde per accedere ad alberghi e altre attività ricettive.

Il Green pass serve anche per i bambini?

Per soggiornare negli hotel, nei B&B, negli agriturismi, nei campeggi o in una casa vacanze non serve avere il green pass.

I gestori delle strutture ricettive possono scegliere di consentire il soggiorno solo a clienti in possesso del green pass?

No. Le certificazioni verdi COVID-19 possono essere utilizzate solo in circostanze specifiche, che non includono i soggiorni in strutture ricettive, secondo il decreto legge n. 52 del 22 aprile 2021 (la “legge sui certificati verdi COVID-19”).

Quali sono le sanzioni per il gestore di una struttura ricettiva che non verifica il possesso del green pass dei propri dipendenti?

La sanzione amministrativa prevista dal comma 1 dell’ articolo 4 del decreto-legge n. 19 del 2020 e’ stabilita in euro da 600 a 1.500

Come si verifica la validità di un certificato covid 19?

Il modo più sicuro e veloce per validare un green pass covid è certamente mediante l’app ufficiale VerificaC19 disponibile gratuitamente sull’App Store di Apple e sul Google Play Store.

Per approfondire:

Di seguito i riferimenti di legge che vi consigliamo in ogni caso di leggere con attenzione:


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